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a Legge di Bilancio 2025 è stata approvata definitivamente dal Parlamento a fine dicembre. Ma quali sono le misure introdotte? E chi ne potrà beneficiare? Come ogni anno, la Manovra è il punto di riferimento per tutte le novità fiscali, economiche e previdenziali di famiglie, lavoratori, imprese e Pubblica Amministrazione.

Nel frattempo, sono già emerse alcune anticipazioni sulla prossima Legge di Bilancio 2026, attualmente in bozza, che prevedono aggiornamenti su welfare aziendale, buoni pasto e tassazione dei redditi. Si tratta di novità ancora da confermare, ma che vale la pena seguire da vicino per prepararsi in anticipo.

Leggi nel nostro articolo le novità della Manovra 2025 e le prime indiscrezioni per il 2026 per scoprire quali misure potrebbero interessarti.

Legge di Bilancio 2025: a che punto siamo?

Dopo molte discussioni e qualche passo indietro, entrano in vigore alcune delle iniziative anticipate nei mesi scorsi dal Governo Meloni in materia di lavoro, fisco e pensioni. La Legge 30 dicembre 2024 n. 207, ovvero la Legge di Bilancio 2025, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2024 con la denominazione “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027”.

La Manovra 2025 ammonta a circa 30 miliardi lordi e si focalizza principalmente sul taglio del cuneo fiscale per i redditi sotto i 40.000 euro e sulla riforma IRPEF. L’obiettivo dichiarato è rendere strutturali queste due misure nel medio periodo, per sostenere i salari e contrastare l’inflazione.

 

Le più importanti novità della Legge di Bilancio 2025, punto per punto

Come anticipato, la Legge di Bilancio 2025 ha stanziato gran parte della somma totale (circa 18 miliardi) sulla riduzione della pressione fiscale e sulla nuova IRPEF a tre scaglioni. Ma quali sono gli altri ambiti d’intervento? Ecco cosa include la Manovra di quest’anno, con uno sguardo anche a cosa potremmo aspettarci dal 2026.

Taglio del cuneo fiscale

Partiamo dal taglio del cuneo fiscale, riconfermato anche per il 2025. La Legge di bilancio 2025 prevede la riduzione contributiva per i redditi da lavoro dipendente fino a 20.000 euro, mentre per i redditi compresi tra 20.000 e 40.000 euro abbiamo anche una riduzione fiscale. La detrazione fissa è di 1.000 euro fino a 32.000 euro e l’importo diminuisce fino ad azzerarsi ai 40.000 euro.

Novità 2026 (in bozza): la Legge di Bilancio 2026 dovrebbe estendere la riduzione contributiva per tutto l’anno, con l’obiettivo di trasformarla in misura strutturale, mantenendo l’esonero fino al 7% per i redditi medio-bassi.

Nuova IRPEF

Il Governo conferma anche la riforma per l’IRPEF, che rimane a tre scaglioni. Già l’anno scorso sono stati accorpati i primi due scaglioni, con l’aliquota del 23% applicata sui redditi fino a 28.000. Lo scopo è quello di rafforzare le buste paga dei dipendenti.

In arrivo nel 2026: il Governo ha annunciato l’intenzione di mantenere la struttura a tre scaglioni ma con possibili ritocchi alle detrazioni e agli assegni familiari, per sostenere i redditi medio-bassi.

Bonus e interventi per famiglie

Dopo il ridimensionamento dei bonus edilizi, la Legge di Bilancio 2025 ha concentrato gli sforzi su misure a sostegno della natalità e del reddito familiare.

  • Bonus bebè: 1.000 € per ogni figlio nato o adottato dal 2025, per famiglie con ISEE sotto i 40.000 €.
  • Congedo parentale: indennizzato all’80% per tre mesi entro i primi sei anni del bambino.
  • Bonus asilo nido: confermato fino a 3.600 € per ISEE fino a 40.000 €, senza vincolo di altri figli.
  • Sgravio contributivo per mamme lavoratrici: fino al compimento del decimo anno del figlio minore, per chi ha almeno due figli.

Novità previste per il 2026: la bozza di Manovra introduce un “bonus famiglie lavoratrici” che integrerebbe parzialmente le detrazioni IRPEF, per nuclei con figli minori e reddito fino a 50.000 euro, e il potenziamento dei congedi parentali per i padri.

Detrazioni e flat tax

La Manovra 2025 ha fissato limiti massimi di detrazione per i redditi sopra i 75.000 €, tutelando famiglie numerose o con figli disabili.

Nel 2026 è attesa una semplificazione delle detrazioni e una mini flat tax fino a 35.000 €, con possibili incentivi per i lavoratori che aumentano la produttività.

Sanità e pensioni

La Legge di Bilancio 2025 ha aumentato il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale (fino a 141,3 miliardi nel 2027) e introdotto la flat tax al 5% sugli straordinari degli infermieri.

Sul fronte pensioni, confermate Quota 103, Ape sociale e Opzione donna, con nuove agevolazioni per chi resta al lavoro nonostante i requisiti per l’uscita anticipata.

Novità 2026 in bozza: possibile revisione dei canali di pensione anticipata e maggiore incentivo per chi prolunga la permanenza lavorativa oltre i 67 anni.

Lavoro e imprese

Confermata la deduzione fino al 130% per le assunzioni stabili di giovani, donne e percettori di ex Reddito di cittadinanza, oltre alla detassazione dei premi di produttività al 5%.

In arrivo dal 2026: nuove agevolazioni per le imprese che adottano strumenti di welfare aziendale e piani di flexible benefits, considerati dal MEF come leve di benessere e produttività.

Buoni pasto e welfare aziendale

Tra i temi più discussi, anche nel 2026 i buoni pasto saranno protagonisti.

Novità in bozza Legge di Bilancio 2026:

  • Aumento della soglia di esenzione fiscale per i buoni pasto elettronici da 8 € a 10 € al giorno, mentre resta a 4 € per i cartacei.
  • Obiettivo: rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori e favorire la digitalizzazione dei sistemi di buoni pasto.
  • La misura modificherebbe l’articolo 51 del TUIR e potrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio 2026, se confermata nel testo definitivo.

Fringe benefit

Confermata fino al 2027 la soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit:

I fringe benefit possono essere utilizzati per utenze domestiche, affitto, mutuo, o altri benefit aziendali, compresi i buoni pasto digitali Coverflex.

Proposte per il 2026: innalzamento delle soglie fino a 1.500 € e 3.000 €, soprattutto per chi ha figli minori o disabili, e una maggiore libertà per le aziende nell’erogazione di benefit personalizzati.

Più vantaggi grazie al welfare Coverflex

Come abbiamo visto, il welfare aziendale resta al centro delle politiche pubbliche e le novità in arrivo con la Legge di Bilancio 2026 possono ampliare le opportunità per imprese e lavoratori.

Con Coverflex, le aziende possono gestire in modo flessibile e digitale i buoni pasto e gli altri benefit, sfruttando appieno le soglie di esenzione fiscale e migliorando l’esperienza dei dipendenti.

Dopo l’iscrizione online, il datore di lavoro definisce il budget welfare e distribuisce le Coverflex Card ai collaboratori, che possono acquistare prodotti e servizi in modo immediato e tracciabile, dalla ristorazione alla mobilità, fino ai corsi e al tempo libero.

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Un passo avanti per il welfare aziendale

La Legge di Bilancio 2026, ancora in fase di approvazione, punta a rafforzare il potere d’acquisto e l’equilibrio tra vita privata e lavoro, attraverso misure fiscali e benefit aziendali sempre più mirati.

Per le imprese, è il momento ideale per prepararsi: aggiornare i piani di welfare, valutare le soglie di esenzione e promuovere strumenti digitali come Coverflex che semplificano la gestione dei benefit e massimizzano il valore per i dipendenti.

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