i sono importanti novità per quanto riguarda le agevolazioni sulle assunzioni 2026, un tema che interessa sia i datori di lavoro che i dipendenti. Nella bozza della nuova Manovra, l’Esecutivo ha infatti ricalibrato gli interventi, confermando i precedenti bonus rivolti specificatamente ai contratti stabili per alcune categorie.
Vediamo quali sono gli aggiornamenti per il 2026 sulle agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato e come accedere. In più, nel nostro articolo ripercorriamo anche le altre iniziative già in vigore e quelle che sono state invece stralciate.
Bonus assunzioni 2026
L’articolo 37 del disegno di legge per la previsione di bilancio del 2026, che attualmente viene sottoposto all’iter di approvazioni ed emendamenti per diventare effettivo, ha introdotto un’importante novità per le agevolazioni sulle assunzioni 2026. Rispetto alle precedenti misure temporanee, il nuovo strumento mira a diventare un punto fermo per quanto riguarda il lavoro a tempo indeterminato.
Ma di cosa si tratta esattamente? Al momento, l’Esecutivo prevede l’esoneroparziale dei contributi previdenziali a carico delle aziende del settore privato. La nuova disposizione dovrebbe valere per un arco temporale di massimo 24 mesi, con riferimento alle assunzioni completate effettivamente nel 2026 con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (sono incluse anche le trasformazioni dei contratti a determinato).
Chi può accedere all’agevolazione?
Per ora sappiamo che il nuovo bonus sulle assunzioni è rivolto alle aziende del settore privato che assumono a tempo indeterminato nel corso del 2026.
Chi non ha diritto al bonus assunzioni 2026?
Al momento sono esclusi dall’agevolazione i premi assicurativi dovuti all’INAIL e i profili dirigenziali.
Cosa cambia rispetto al Decreto Coesione?
In attesa della norma definitiva che possa specificare tutti i criteri del bonus assunzioni 2026, sappiamo già che il Governo sta mostrando un’attenzione speciale per alcune categorie di lavoratori che già da anni sono oggetto di misure ad hoc: giovani, lavoratrici in condizione di svantaggio occupazionale, donne con figli e residenti nella Zona Economica Speciale del Mezzogiorno (Zona Economica Speciale o semplicemente ZES). Si tratta di un’area del Mezzogiorno che comprende Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
A tal proposito, ricordiamo che il 30 aprile 2024 il Consiglio dei Ministri aveva già approvato il cosiddetto Decreto Coesione, che ha sostanzialmente rifinanziato anche per il 2026 e per cui avrebbe esteso la copertura fino al 2028. Chiamato ufficialmente “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”, include alcune misure rese possibili dai fondi del Programma nazionale Giovani, Donne e Lavoro gestiti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Agevolazioni per le madri con figli
Dal 1° gennaio 2026 c’è una novità per le assunzioni femminili. La misura nasce per sostenere le madri di almeno tre figli minorenni prive di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. L’importo previsto è pari a massimo 8.000 annui, dura 24 mesi, ma si scende a 12 se il contratto è a termine. Nel caso di passaggio da tempo determinato a indeterminato, il tetto è di 18 mesi a partire dalla data dell’assunzione con il contratto a termine. Sono inoltre esclusi i rapporti di lavoro domestico e l’apprendistato; inoltre, l’incentivo non è cumulabile con altri esoneri o bonus affini. Aspettando ulteriori indicazioni, ripercorriamo tutti gli incentivi attualmente in vigore e vediamo a chi si rivolgono.
Bonus assunzione per giovani under 35
Partiamo dalle agevolazioni sulle assunzioni degli under 35. Ora le aziende che assumono i giovani appartenenti a questa fascia d’età possono ottenere l’esonero del 100% dei contributi previdenziali per due anni, fino a un massimo di 500 euro mensili. Il bonus prevede che i giovani assunti non abbiano mai avuto contratti a tempo indeterminato e che vengano impiegati stabilmente.
Bonus assunzione donne
Per quanto riguarda le agevolazioni sulle assunzioni di donne, il Decreto Coesione stabilisce che chi assume a tempo indeterminato può essere esentato al 100% dal versamento dei contributi previdenziali. Ci sono però dei limiti: si parla di massimo 650 euro al mese per non oltre 24 mesi. Va poi detto che, sebbene tutte le donne di qualsiasi età rientrino in questo bonus, per chi risiede nel Mezzogiorno l’esonero sale a 666 euro al mese.
Bonus assunzioni ZES del Mezzogiorno
A proposito di Mezzogiorno, il bonus ZES mira a sostenere le regioni incluse nell’area tramite uno sgravio contributivo del 100%. Anche in questo caso, l’incentivo è valido fino a massimo 24 mesi e limitato a 650 euro per ogni dipendente assunto, ma solo per le aziende di piccole dimensioni.
Bonus assunzioni non più in vigore
Le nuove agevolazioni sulle assunzioni 2026 hanno sostituito le precedenti. Già dall’anno scorso non esistono più le agevolazioni per le assunzioni per gli under 36 e per le donne, che offrivano una deduzione del 50% sui contributi per 18 mesi. Sono andati ufficialmente in pensione anche il bonus assunzioni per i percettori del reddito di cittadinanza e per i giovani under 30 che non lavorano e non studiano (i NEET). Come abbiamo visto, le attuali iniziative vanno però a coprire anche queste situazioni specifiche. Aggiungiamo inoltre che, al momento, non sono previste nuove agevolazioni sulle assunzioni di over 55, categorie protette e genitori con figli disabili.
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