rmai da alcuni anni, la necessità di sostenere le famiglie è uno dei temi chiave in Italia. Per questo motivo, tra le diverse misure messe in campo, anche quest’anno è stato riconfermato il Bonus asilo nido.
Sai come funziona? Te lo spieghiamo noi: scopri chi ne ha diritto e come accedere a questa agevolazione. In più, ti raccontiamo le novità entrate in vigore per il Bonus asilo nido 2026 e come sfruttare al massimo anche gli altri strumenti di welfare.
Cos’è il bonus asilo nido?
Il Bonus asilo nido dell’INPS è nato ufficialmente attraverso la Legge di Bilancio 2017 con lo scopo di agevolare le famiglie nel pagamento delle rette per gli asili nido pubblici e privati, oltre che per il supporto domiciliari dei bambini affetti da malattie croniche. Inizialmente prevedeva un contributo pari a 1000 euro all’anno, erogati in assegni mensili.
Nel 2020 la misura è stata ulteriormente potenziata, arrivando all’importo massimo di 3.000 euro. Nello stesso anno, l’INPS ha specificato nella circolare n. 27 che le strutture private devono essere autorizzate da parte degli enti locali di competenza e in regola con “tutti i requisiti tecnico-strutturali, igienico-sanitari, pedagogici e di qualità previsti dalle vigenti normative nazionale e locale”. Nel corso degli anni, poi, l’iniziativa è stata portata avanti con successo e rafforzata.
Come cambia per il Bonus asilo nido nel 2026?
Per la Manovra 2026, l’Esecutivo si è focalizzato sul cosiddetto “pacchetto famiglia”. Nell’ambito di una rinnovata attenzione alla tematica della scarsa natalità, che notoriamente è uno dei grandi temi nel nostro Paese, per il prossimo anno sono state annunciate diverse misure, tra cui:
- revisione dell’ISEE per chi ha figli con soglia più alta per l’esclusione della prima casa;
- conferma del Bonus nuovi nati (chiamato comunemente Bonus bebè);
- potenziamento del Bonus mamme lavoratrici;
- rafforzamento del congedo parentale facoltativo fino a 14 anni.
Perché l’ISEE influisce sul Bonus asilo nido
Sentiamo sempre più parlare di ISEE, ma sai esattamente di cosa si tratta? L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è uno strumento pensato per calcolare la situazione economica di un nucleo familiare. L’attestazione dell’ISEE, rilasciata dall’INPS, serve per richiedere molte agevolazioni pubbliche, tra cui anche il Bonus asilo nido. La novità per il 2026 è l’incremento della franchigia sulla prima casa, che dovrebbe passare dagli attuali 52.500 euro a 91.500 euro. In più, aumenterebbero anche le maggiorazioni per famiglie con almeno due figli (più sono i figli, più alta è la maggiorazione). Attendiamo però i decreti esecutivi per la conferma.
Chi ha diritto al Bonus asilo nido 2026
Ma come funziona il Bonus asilo nido e chi può richiederlo? Come spiegato nell’aggiornamento dell’INPS, attualmente l’intervento è rivolto ai genitori di:
- bambini fino a 3 anni (anche adottati o in affido temporaneo);
- che hanno iscritto i figli ad asili/nidi pubblici o privati (ma autorizzati) oppure ricevuto sostegno domiciliare;
- che abbiano effettivamente pagato le rette e inviato la domanda per ricevere il contributo.
Tutti possono richiederlo, indipendentemente dal reddito, che però incide sulla somma effettivamente erogata. Le condizioni prevedono che chi inoltra la richiesta del bonus asilo nido abbia pagato la retta e che faccia parte del nucleo familiare del minore. In più, per il bonus sull’assistenza a casa il domicilio del richiedente e del minore devono coincidere. Bisogna poi essere cittadini italiani (oppure equiparati a essi nei diritti) o europei, avere la residenza in Italia o un regolare permesso di soggiorno.
Quanto è il contributo per le famiglie
Il tetto massimo di pagamento per il Bonus asilo nido è di 3.600 euro all'anno, suddiviso in 11 mensilità. Queste sono le condizioni:
- la data di nascita del bimbo o della bimba deve essere successiva al 1° gennaio 2024;
- nel nucleo familiare deve esserci un altro minore di età inferiore a 10 anni;
- l’ISEE della famiglia non deve superare i 40.000 euro.
Se non si rientra in questa casistica, le somme vengono assegnate così:
- 3.000 euro all’anno per ISEE fino a 25.000 euro;
- 2.500 euro all’anno per ISEE tra 25.001 a 40.000 euro;
- 1.500 euro all’anno per ISEE superiore a 40.001 euro.
Quando richiedere il Bonus asilo nido 2026
Come specificato dall’INPS, la richiesta per il Bonus asilo deve essere inoltrata entro il 31 dicembre dell’anno in cui sono state sostenute le spese. Per chiarire meglio, chi vorrà richiedere il Bonus asilo nido 2026 dovrà farlo entro il 31 dicembre 2026.
Come fare domanda
Come nel caso di altri bonus fiscali, la domanda per il bonus asilo nido va inviata online (o presso i patronati) sul portale dell’INPS tramite SPID, CIE o CNS. Per chi ha più figli nella fascia d’età interessata, bisogna fare una richiesta separata per ognuno di loro.
Affinché tutto vada a buon termine, tieni a portata di mano queste informazioni importanti:
- nome e codice fiscale dell’asilo nido;
- mensilità di riferimento (massimo 11);
- documentazione del pagamento di almeno un mese di retta;
- conferma dell’iscrizione al nido o dell’inserimento in graduatoria.
Nel caso in cui si richieda l’agevolazione per il sostegno domiciliare, servirà invece un documento ufficiale del pediatra che attesti l’impossibilità del bambino di frequentare l’asilo nido per via della sua patologia.
Con Coverflex Welfare paghi le spese di istruzione
Oltre al bonus asilo nido, ci sono altre possibilità interessanti che permettono di accedere ad agevolazioni per i propri figli. Grazie alla soluzione di welfare aziendale Coverflex, ad esempio, il datore di lavoro può erogare ai suoi dipendenti dei rimborsi per le spese di istruzione dei familiari a carico, incluse le rette dell’asilo.
Inoltre, tramite l’apposita Coverflex Voucher Card, sulla quale l’azienda versa il budget welfare, ogni dipendente può accedere a un ampio ventaglio di beni e servizi, tra cui anche abbigliamento, articoli e giochi per bambini.
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