egli ultimi due anni si è molto parlato della rivoluzione fiscale attuata dal Governo. E quest’anno ci sono ancora delle novità: arriva la nuova IRPEF 2026, già molto chiacchierata ancor prima di entrare ufficialmente in vigore. Ma a chi porterà benefici? E come cambierà effettivamente il sistema di calcolo?
Se vuoi saperne di più, leggi nel nostro articolo quali sono le modifiche agli scaglioni IRPEF 2026, come funzionano le diverse aliquote e un esempio pratico. In più, scopri quali sono le ultime novità riguardo alle detrazioni.
Aliquote IRPEF 2026: cosa cambia
Negli ultimi due anni l’Esecutivo si è focalizzato sulla rimodulazione di bonus edilizi e taglio del cuneo fiscale, ma è stata la nuova IRPEF a far parlare di più. L’imposta era già stata ritoccata nel 2023, eliminando uno scaglione (si era passati da cinque a quattro). Nel 2024, poi, è arrivato l’annuncio del passaggio a soli tre scaglioni.
Ora cambia ancora qualcosa: lo scorso 17 ottobre 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge con il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2026, annunciando la modifica alla seconda aliquota dell’IRPEF. In pratica, l’imposta dello scaglione tra 28.000 e 50.000 euro passa dal 35% al 33%. Ora le aliquote sono così definite:
- IRPEF al 23% per i redditi fino a 28.000 euro
- IRPEF al 33% per i redditi oltre 28.000 euro fino a 50.000 euro
- IRPEF al 43% per i redditi oltre 50.000 euro
Un po’ come è accaduto per le locazioni brevi e i bonus fiscali, sulla carta l’aggiornamento per l’IRPEF 2026 vorrebbe incidere concretamente nel panorama tributario italiano. Se i precedenti tagli avevano puntato a un maggiore equilibrio dei prelievi fiscali, a favore delle classi medio-basse, questo ritocco sembra però rivolgersi prevalentemente al ceto medio.
A fronte di un risparmio annuale medio di circa 240 euro, i vantaggi possono essere amplificati ed estesi grazie a un piano di benefit corrisposto dall’azienda ai propri dipendenti. Questo è quanto avviene per la soluzione di welfare aziendale Coverflex, tramite cui il datore di lavoro può concedere ai suoi collaboratori un budget welfare spendibile in beni e servizi, ottenendo a sua volta un risparmio fiscale.
Come calcolare l’IRPEF 2026?
La caratteristica principale dell’IRPEF 2026 resta la stessa, ovvero la progressività. Di fatto, il meccanismo basato su scaglioni prevede che oltre uno scaglione di reddito si applichi l’aliquota successiva solo sulla quota eccedente. Per calcolare la nuova tassazione IRPEF bisogna quindi procedere come si è sempre fatto, ma aggiornando la nuova aliquota.
Partendo dal reddito devi sottrarre gli oneri deducibili e applicare l’aliquota sull’imponibile. Dall’imposta lorda si possono poi togliere le detrazioni previste, ad esempio per il tipo di reddito, per il coniuge, per i figli a carico e per le spese sanitarie.
Esempi pratici
Per capire meglio come funziona la nuova IRPEF 2026, facciamo un paio di esempi.
- Immaginiamo di dover quantificare la tassazione per un dipendente con un reddito lordo di 32.000 euro. Sulla quota fino a 28.000 euro viene applicata l’aliquota al 23% (6.440 euro), mentre sulla parte eccedente, pari a 4.000 euro, si applica l’aliquota al 33% (1.320 euro). L’IRPEF lorda ammonterà dunque a 7.760 euro.
- Prendiamo il caso di un dipendente con un reddito lordo di 52.000 euro. Sulla quota fino a 28.000 euro viene applicata l’aliquota al 23% (6.440 euro), sulla quota fino a 50.000 euro, pari a 22.000 euro, si applica l’aliquota al 33% (7.260 euro), mentre sulla quota sopra i 50.000, pari a 2.000 euro, si calcola il 43% (860 euro). L’IRPEF lorda sarà dunque pari a 14.560 euro.
Detrazioni IRPEF 2026: le novità
C’è un aggiornamento anche per quanto riguarda le detrazioni della nuova IRPEF 2026, ma in questo caso è di tipo restrittivo. Il disegno di legge prevede una riduzione di 440 euro sulle detrazioni d’imposta per i contribuenti con un reddito superiore a 200.000 euro. Tecnicamente si chiama sterilizzazione: in pratica, per i ceti più alti il beneficio introdotto dal taglio dell’aliquota viene neutralizzato.
Lo scopo di questo aggiornamento è quello di limitare la platea di contribuenti che otterranno un beneficio dell’abbassamento della seconda aliquota IRPEF 2026 (circa 13 milioni di persone, secondo le stime dell’ISTAT), azzerando i vantaggi per chi ha un reddito più elevato. Tramite una nuova specifica, contenuta nell’articolo 16-ter del TUIR, la riduzione dello sconto d’imposta si applica alle spese detraibili al 19%. Sono escluse le spese sanitarie, le donazioni ai partiti politici e i premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi.
Infine, resta in vigore il tetto alle spese detraibili previsto l’anno scorso per chi ha un reddito superiore ai 50.000 euro, così come il successivo decalage e azzeramento delle detrazioni fiscali del 19% per chi si trova nella fascia tra 120.000 a 240.000 euro.
Scopri il calcolatore di stipendio netto Coverflex
Hai dei dubbi sul funzionamento della nuova IRPEF 2026? Se vuoi calcolare il tuo stipendio netto mensile o annuale, prova subito con il simulatore di stipendio netto di Coverflex. Niente paura, è semplicissimo da usare: devi solo indicare i dati più rilevanti sulla tua busta paga e lasciare che il calcolatore faccia il resto. Facile, no? Inizia subito!
Inserisci i tuoi dati per continuare a leggere









