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a questione del benessere dei dipendenti è ormai centrale nelle aziende, che hanno ben compreso l’importanza di valorizzare il capitale umano. I benefit spaziano in ambiti diversi, dai classici buoni shopping ai corsi di formazione. E, tra i più richiesti, ci sono quelli destinati al tempo libero. Se ti stai chiedendo se si possa usare il welfare aziendale per i viaggi, la risposta è sì.

Come è possibile usufruire dei voucher per viaggiare? E quali sono i vantaggi per datore di lavoro e dipendenti? Leggi nel nostro articolo perché un piano di welfare dovrebbe includere i pacchetti vacanze (e non solo), oltre a qualche indicazione su come sfruttare meglio questa occasione.

I vantaggi del welfare aziendale per i viaggi

Prima di tutto, cosa si intende con la definizione welfare aziendale? In pratica, non è altro che l’insieme di beni, servizi e prestazioni erogati dalle imprese per sostenere i dipendenti nella loro quotidianità. Non si tratta solo di rendere l’ambiente di lavoro più sereno e conciliante, ma di agevolare il personale durante i giorni in cui non è in azienda. 

Non sorprende quindi il crescente uso dei buoni viaggi nel welfare. Avere la possibilità di godere di uno o più giorni di vacanza per ricaricare le batterie è un’esigenza di tutti, indipendentemente dal settore in cui si lavora e dalle dimensioni dell’azienda. Meglio ancora se si risparmia! 

Apparentemente i benefici di un viaggio potrebbero sembrare solo per i dipendenti, ma in realtà anche il datore di lavoro ci guadagna: ecco come.

Benefici per l’azienda

In primo luogo, inserire i viaggi nel welfare aziendale consente all’azienda di ampliare il paniere di flexible benefit, tra i più apprezzati perché possono essere utilizzati per il tempo libero. Ciò si traduce in una maggiore soddisfazione dello staff, che si sentirà più motivato a contribuire alla vita lavorativa, con effetti positivi sulla corporate identity e sulla produttività.

In secondo luogo, i benefit aziendali offrono un notevole vantaggio fiscale. Oltre alla deducibilità al 100%, già di per sé un grande punto a favore, questo tipo di voucher è esentasse e senza limiti di spesa. Come stabilito dall’articolo 51 del TUIR, rientra tra i benefit che non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente.

Benefici per i dipendenti

Il vantaggio fiscale del welfare aziendale per i viaggi si estende al personale. Diversamente dai fringe benefit, che hanno soglie massime di esenzione fino a 3000 euro, in questo caso il budget assegnato non è mai soggetto a tasse e contributi.

Di riflesso, ogni dipendente vede aumentare il suo potere di acquisto, visto che può utilizzare i buoni per prenotare mezzi di trasporto e pernottamenti. Così facendo ci guadagna economicamente, ma persino a livello psico-fisico. Non è un mistero: viaggiare ci fa sentire bene e ci aiuta a migliorare il nostro equilibrio personale, affrontando così il lavoro con maggiore entusiasmo.

Come funziona la prenotazione di viaggi con il welfare aziendale

Veniamo al lato pratico: come si usano i voucher welfare per i viaggi? Il primo dubbio da chiarire riguarda l’erogazione stessa, che deve avvenire tramite un apposito buono welfare. L’azienda non può corrispondere denaro, perché così facendo non avrebbe diritto alle agevolazioni fiscali.

Il welfare aziendale per viaggiare funziona appunto tramite un apposito coupon, ormai distribuito elettronicamente. Chi lo riceve non può cederlo a terzi e deve utilizzarlo esclusivamente per sé e per la famiglia. Da qualche anno, infatti, il Legislatore ha esteso la fruibilità dei benefit anche ai familiari dei dipendenti.

Per fare un esempio pratico, tramite la soluzione welfare Coverflex il datore di lavoro può scegliere di concedere un credito da 250 euro spendibile da chi lo riceve tramite l’apposita card presso agenzie e aziende convenzionate. Il dipendente potrà così riscattare tutto o parte dell’importo ricevuto in modo semplice e veloce, online o di persona.

Cosa si può pagare con il welfare aziendale

La condizione essenziale per spendere il welfare aziendale nei viaggi è selezionare solo le migliori piattaforme welfare. Da cosa si giudica il valore di un servizio di questo tipo? Sicuramente dal ventaglio di partner convenzionati presso cui è possibile utilizzare i benefit.

Al di là delle poche regole già citate, non ci sono grandi paletti a quello che le aziende possono offrire, a patto che la piattaforma scelta offra un servizio competitivo. Ad esempio, con una card prepagata caricata dal datore di lavoro si dovrebbe poter pagare:

  • soggiorni nelle catene alberghiere;
  • biglietti per treni, aerei, traghetti e autobus;
  • crociere;
  • pacchetti vacanze;
  • soggiorni benessere;
  • viaggi scontati;
  • altre attività ricreative da vacanza.

Welfare Coverflex: la soluzione migliore per i tuoi viaggi

Abbiamo visto che a fare la differenza è la piattaforma. Con Coverflex hai la certezza di poter spendere il welfare nelle agenzie viaggi convenzionate e in tantissimi punti di riferimento per la prenotazione delle vacanze. Per fare qualche nome, si può usare il proprio voucher welfare su Lastminute, Booking, Volagratis, Expedia e tanti altri. 

In più, Coverflex offre diversi vantaggi rispetto ad altre proposte sul mercato: i viaggi e le vacanze possono infatti essere pagati tramite la pratica Coverflex Voucher Card attingendo dal budget Tempo libero. Questa categoria comprende altre attività da abbinare, come biglietti per i parchi, ingressi ai musei, relax alle terme e altro ancora.

Per il datore di lavoro, scegliere la soluzione welfare Coverflex è semplicissimo. Basta solo:

  • registrarsi sul sito;
  • impostare il budget;
  • assegnare i benefit ai dipendenti insieme alle card;
  • ricaricare il budget quando necessario.
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