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iamo agli ultimi mesi dell’anno, uno dei periodi più febbrili per molte aziende, che si trovano a tirare le somme e prepararsi per nuovi traguardi da raggiungere. Ma non solo, questo è anche il momento giusto per assegnare i benefit ai dipendenti. Perché? Semplice: attivare un piano welfare entro fine anno permette di sfruttare il budget residuo, ottimizzare la fiscalità e motivare il team.

Vuoi attivare un piano welfare in tempi rapidi e senza complicazioni? Parti dalla nostra guida pratica, studiata per orientarti nella scelta e nell’implementazione di un pacchetto di welfare aziendale entro la fine di dicembre. Trova le risposte alle tue domande e scopri come semplificare tutto grazie agli strumenti giusti.

I vantaggi fiscali di un piano welfare attivato entro fine anno

Ti occupi direttamente della tua azienda o fai parte di un team HR? Allora saprai sicuramente quanto sia importante agire in modo strategico, tenendo sempre il calendario fiscale a portata di mano. Consideralo come la base da cui partire per pianificare correttamente ogni decisione. E, perché no, considera anche l’attivazione di un piano welfare prima della fine dell’anno, che ti consentirà di cogliere diversi vantaggi: vediamoli nel dettaglio.

Esenzione da imposte e contributi per i benefit conformi

L’attuale normativa sui benefit, contenuta nell’articolo 51 del TUIR, prevede l’esenzione da tasse e contributi. I benefit per il tempo libero (ovvero il welfare vero e proprio, come ad esempio i corsi di lingue, le prestazioni sanitarie, gli abbonamenti ai mezzi, eccetera) sono sempre esentasse. I fringe benefit (come i buoni shopping) lo sono entro determinate soglie: attualmente si parla di massimo 2000 euro all’anno per i dipendenti con figli a carico e di 1000 euro per tutti gli altri.

Nessun impatto sul netto in busta

Come conseguenza a quanto appena detto, il welfare non ha alcun effetto sulla retribuzione ordinaria. Poiché non viene tassato e non è soggetto a contributi, non va a toccare il netto in busta paga.

Valido anche per i premi di risultato convertiti in welfare

Il premio di risultato è sempre soggetto a tassazione, seppur minima in alcuni casi (ovvero quando gli obiettivi raggiunti sono effettivamente misurabili). Grazie alla conversione del premio di risultato in welfare, però, puoi ottenere un vantaggio maggiore: l’esenzione è infatti totale, seguendo le soglie precedentemente indicate.

Possibilità di recuperare budget già stanziati

Un altro punto a favore dell’attivazione di un piano welfare entro fine anno consiste nel recupero del budget già previsto per i benefit, rimasto però solo “su carta” oppure non utilizzato. Diversamente, si rischia di sprecare l’opportunità di gratificare i collaboratori, aumentando così la soddisfazione fuori e dentro il lavoro e, di riflesso, anche la produttività.

Cosa serve per attivare un piano welfare

Finora abbiamo visto perché dovresti pianificare il welfare entro fine anno. Veniamo quindi al lato pratico: cosa ti serve? Punto per punto, abbiamo identificato le aree principali da affrontare per agire tempestivamente.

  • Non serve un contratto integrativo complesso: il welfare viene erogato in modo del tutto volontario (a meno che non sia previsto dal CCNL di riferimento); in più, le migliori piattaforme di benefit ti aiutano a velocizzare tutto.
  • Possibilità di regolamento aziendale unilaterale (anche semplificato): per erogare un piano welfare serve meno burocrazia di quanto tu possa pensare; basta infatti un semplice regolamento interno.
  • Scelta dei benefit ammessi: considerate le differenze tra fringe benefit, buoni pasto e welfare, potrai creare liberamente un piano su misura per le esigenze della tua attività e del tuo personale.
  • Definizione dei destinatari e dei plafond: subito dopo l’identificazione dei tipi di benefit, assegnali ai dipendenti impostando un budget.
  • Comunicazione al personale (obbligatoria): non dimenticare di informare lo staff riguardo ai benefit, così come in merito a tutte le scadenze del caso; oltre alla condivisione del regolamento tramite i canali aziendali, assicurati di metterne in luce il valore affinché tutti i beneficiari possano sfruttarli al massimo.

Tempistiche e scadenze da rispettare

Se vuoi che il piano welfare sia attivo per l’anno corrente, devi formalizzarlo entro il 31 dicembre. Questo è tassativo, quindi segnati sul calendario la scadenza. Anche l’erogazione deve avvenire entro l’anno (o entro le tempistiche previste dal piano). Per assicurarti che tutto funzioni come previsto, cura questi tre aspetti chiave: 

  • Disponibilità dei fornitori convenzionati, per consentire al personale di usufruire dei benefit
  • Attivazione conti e piattaforme, per l’attuazione vera e propria del tuo piano
  • Comunicazione interna, a cui abbiamo già accennato, per spiegare le modalità e i vantaggi offerti

Passaggi operativi: guida step-by-step

Stai già pensando di attivare il piano welfare entro fine anno? Ecco uno schema operativo che ti invitiamo a seguire per assicurare un esito positivo alla tua iniziativa.

  • Definisci chiaramente gli obiettivi e il budget.
  • Scegli la modalità (tramite regolamento interno o accordo).
  • Seleziona i benefit da offrire ai tuoi collaboratori.
  • Attiva la piattaforma o il fornitore, assicurandoti che ti offra una soluzione innovativa.
  • Comunica efficacemente il piano ai dipendenti, per incoraggiarli a farne buon uso.
  • Monitora l’utilizzo durante la durate del piano e fornisci assistenza in caso di bisogno.

Come semplificare tutto con Coverflex

Per attivare il piano di benefit entro fine anno, gli amministratori di aziende (piccoli o grandi che siano) e i team HR devono scegliere la piattaforma giusta per amplificare i vantaggi offerti. Ed è proprio questo che permette di fare Coverflex Welfare, una soluzione 100% digitale e all’avanguardia.

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