empre più aziende si accorgono che il welfare aziendale non è più solo una leva strategica, ma anche un obbligo contrattuale previsto da molti CCNL. Ecco cosa bisogna sapere per essere in regola e per trasformarlo in un vantaggio.
Non hai potuto seguire il webinar in diretta? Guarda qui la registrazione!
Cos’è il welfare contrattuale e perché è obbligatorio
Il welfare contrattuale è l’insieme di benefit e servizi che alcune aziende sono tenute a erogare ai dipendenti in virtù di quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL). Si distingue dal welfare volontario, che è una scelta libera dell’azienda, perché qui si parla di un vero e proprio obbligo contrattuale.
Questi benefit, dai rimborsi scolastici alla previdenza complementare, non sono opzionali: i CCNL stabiliscono importi minimi, modalità di erogazione e scadenze precise. Non rispettare queste indicazioni significa non essere in regola.
Quali contratti collettivi lo prevedono
Dal 2016 in poi, oltre 20 CCNL hanno introdotto obblighi di welfare contrattuale. Ma per chi è obbligatorio il welfare aziendale? Tra i principali contratti troviamo:
- Metalmeccanico industria (pioniere, attivo dal 2017)
- Commercio e Terziario
- Studi professionali
- Logistica e Trasporti
- Chimico-Farmaceutico
- Marittimi
- e molti altri, con importi che variano da 60 a oltre 250 euro annui per dipendente.
Lo sapevi che…? L’importo welfare previsto da alcuni CCNL (es. Metalmeccanico) è erogato ogni anno a partire da giugno e deve essere speso entro maggio dell’anno successivo.
Cosa deve fare un’azienda per essere in regola
Ecco i 5 step chiave per adempiere correttamente:
- Verificare il CCNL applicato. Controllare se prevede welfare obbligatorio, con importi e scadenze.
- Coinvolgere il consulente del lavoro. Fondamentale per interpretare correttamente le clausole e aggiornare i cedolini e la comunicazione interna.
- Selezionare il fornitore giusto. Una piattaforma semplice, ampia e flessibile è essenziale per garantire che i dipendenti possano davvero utilizzare i benefit. Aiutati con la nostra checklist per la scelta di un piano welfare!
- Attivare il piano e comunicare bene. Spiegare ai dipendenti come usare il credito, quali spese sono rimborsabili e come massimizzare il valore ricevuto.
- Monitorare e raccogliere feedback. Il welfare funziona solo se viene percepito come utile: fare survey, valutare l’uso e migliorare nel tempo.
Cosa rischia chi non adempie
Ignorare gli obblighi previsti dai CCNL comporta rischi concreti. Tra questi, i più diffusi sono sanzioni e vertenze individuali, perdita di benefici fiscali e contributivi, danni reputazionali e relazionali con i dipendenti. Oltre a non rispettare la legge, si perde l’occasione di valorizzare il lavoro e il benessere dei propri team.
Come trasformarlo in opportunità
Il welfare contrattuale non è solo un dovere: può diventare un potente strumento di engagement e retention. Le aziende più lungimiranti usano il welfare per:
- Fidelizzare i talenti
- Migliorare il work-life balance
- Incentivare le performance (anche attraverso conversioni di premi)
- Costruire una cultura aziendale più inclusiva e attenta al benessere
Molte imprese, partendo dall’obbligo, hanno esteso il welfare anche in forma volontaria o tramite accordi di secondo livello.
Non sai da dove iniziare? Richiedi una consulenza gratuita con un nostro esperto e scopri come rendere il welfare un punto di forza per la tua azienda.
Scarica la checklist per metterti subito in regola
Hai capito che il welfare contrattuale è un obbligo, ma anche un’occasione per migliorare la vita in azienda. Per aiutarti a partire con il piede giusto, abbiamo preparato una checklist pratica con i 5 step essenziali per essere compliant ai CCNL e attivare un piano efficace.
Scarica ora la checklist “Welfare contrattuale: 5 step per essere in regola”
Inserisci i tuoi dati per continuare a leggere