l termine welfare aziendale racchiude in sé un mondo di vantaggi per azienda e dipendenti. Dal beneficio fiscale per il datore di lavoro al maggiore potere di acquisto per le famiglie, ci sono tanti buoni motivi per impostare un schema variegato di benefit. E, in alcuni casi, è direttamente il CCNL di riferimento a indicare quali, come per il welfare aziendale dei metalmeccanici.
Visto che si tratta di una delle categorie lavorative più importanti in Italia, si è rivelato essenziale inserire una serie di benefici direttamente nel contratto stipulato a livello nazionale. Leggi nel nostro articolo quali sono le novità e come funzionano i buoni welfare per i metalmeccanici 2023.
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Il welfare aziendale metalmeccanici 2024
Il welfare aziendale dei metalmeccanici è l’insieme di beni, servizi, rimborsi e altri tipi di iniziative che viene erogato dall’azienda ai propri dipendenti. Lo scopo è quello di migliorare la qualità della vita del personale, offrendo dei benefit di vario tipo che possano dare un contributo reale alla qualità della vita di tutti i giorni.
Di norma il welfare non è obbligatorio, a meno che non sia il CCNL di categoria a imporlo. E questo è proprio quello che accade per i metalmeccanici: inserito nel contratto collettivo nazionale del lavoro per il periodo che va dal 2021 a giugno 2024, prevede l’erogazione di una serie di benefit aziendali inderogabili, a cui l’azienda può comunque abbinarne altri extra di propria iniziativa.
Chi ha diritto al welfare aziendale per l’industria metalmeccanica? Secondo gli accordi stipulati tra i rappresentanti dei dipendenti e le imprese, sono queste le categorie che possono ricevere i benefit:
- dipendenti con contratto a tempo indeterminato;
- dipendenti con contratto a tempo determinato con almeno tre mesi di anzianità di servizio nello stesso anno.
Sono invece esclusi i dipendenti che si trovano in aspettativa non retribuita o non indennizzata nel periodo compreso tra il 1° giugno e il 31 dicembre di ogni anno.
La scelta dei benefit per i dipendenti metalmeccanici
Oltre al welfare aziendale in busta paga previsto per contratto, che approfondiremo tra poco, ogni azienda può decidere spontaneamente di pianificare un pacchetto comprensivo di altri beni e servizi aggiuntivi. La scelta dipende da un mix di variabili, tra cui la convenienza della soluzione identificata e le richieste dello staff.
In linea di massima, il datore di lavoro dovrebbe optare un paniere più in linea con le necessità del proprio personale e con i propri obiettivi economici, un po’ come accade per il bonus benzina. Ad esempio, potrebbe inserire liberamente:
- buoni pasto;
- voucher shopping;
- fringe benefit;
- flexible benefit;
- opportunità di istruzione;
- assistenza ai familiari;
- abbonamenti ai mezzi;
- sconti per attività e negozi convenzionati;
- rimborsi.
Non c’è una regola ferrea su ciò che funziona meglio: dipende da tante cose, come ad esempio la dimensione dell’azienda. Grazie alla soluzione welfare aziendale Coverflex è possibile individuare il piano più adatto e attivarlo rapidamente, senza perdere tempo con troppi passaggi burocratici.
Le novità CCNL Metalmeccanici 2021-2024 sul welfare
L’ultimo rinnovo al CCNL dell’industria metalmeccanica è stato firmato il 5 febbraio 2021 e rimarrà in vigore fino al 2024. Tra le novità introdotte spiccano sicuramente quelle relative al welfare aziendale dei metalmeccanici: ecco una panoramica completa.
- Flexible benefit: il CCNL prevede 200 euro annui in beni e servizi che abbiano finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale, assistenza sanitaria o culto, come ricorda la normativa di riferimento per il welfare aziendale. Completamente esenti da tasse e contributi, vengono erogati nel mese di giugno e devono essere utilizzati da ogni dipendente entro il 31 maggio dell’anno successivo.
- Assistenza sanitaria integrativa: è a carico del datore di lavoro, che la corrisponde tramite il Fondo Metasalute.
- Pensione integrativa: con il contratto attuale, da giugno 2022 il contributo a carico dell’azienda per il Fondo Cometa è passato dal 2% al 2,2% , ma solo per i dipendenti under 35.
L’accordo Unionmeccanica-Confapi
Dopo aver esaminato cosa dice il CCNL sul welfare aziendale dei metalmeccanici, veniamo invece a quello stipulato nel 2021 da Unionmeccanica-Confapi. Il contratto, in vigore fino al 2024, si rivolge ai dipendenti delle PMI nel settore metalmeccanico. Oltre agli aumenti salariali in base al livello e ai dati dell’Istat, si è parlato anche di benefit.
Per prima cosa c’è l’assicurazione sanitaria integrativa: dal 2022, l’azienda deve contribuire con la cifra di 96 euro all’anno. In aggiunta, il contributo per il fondo di previdenza complementare (FONDAPI) è passato dal 1,6% al 2%.
Welfare Coverflex: la scelta più completa e flessibile
Fino a questo punto abbiamo esaminato le misure obbligatorie di welfare aziendale per metalmeccanici e altre categorie. Come già anticipato, un buon piano di benefit dovrebbe includere anche altre opzioni che possano aiutare i dipendenti quotidianamente, migliorando l’equilibrio tra sfera privata e lavorativa.
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