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icordi i blocchetti cartacei che si utilizzavano per distribuire i buoni ai dipendenti, nel classico formato stile assegno? Sembrano ormai un ricordo del Novecento (e di fatto lo sono): la carta spiegazzata, il rischio concreto di perderli, le scadenze prestampate…

Sembra ormai inconcepibile, ma per anni si è lavorato con strumenti poco flessibili e difficili da gestire. Per fortuna, oggi esistono soluzioni molto più avanzate che assicurano una gestione semplice per l’azienda e una migliore fruibilità per i dipendenti.

Nel nostro articolo ripercorriamo per tappe la lunga evoluzione dei benefit aziendali, focalizzandoci soprattutto sul passaggio dagli strumenti obsoleti come i buoni pasto fisici alle soluzioni digitali complete, ad esempio le voucher card Visa come la Coverflex card.

Scopri come sono mutate le esigenze delle imprese e dei lavoratori, in brevissimi intervalli temporali, e perché oggi le nuove tecnologie hanno spinto verso una vera rivoluzione.


Dall’analogico al digitale: le tappe dell’evoluzione

In principio c’erano i buoni cartacei, chiamati meal voucher. Usiamo il nome in inglese non a caso, visto che la loro diffusione si deve proprio alla Gran Bretagna. Siamo nel 1954, nel periodo di ricostruzione dell’economia europea, e alcune aziende britanniche decidono di fare delle convenzioni con i ristoranti locali per sopperire alla mancanza di mensa interna.

John Hack, uomo d’affari, durante un pranzo al ristorante nota che diversi avventori usano dei foglietti di carta per pagare e ha un’illuminazione: perché non creare un circuito standardizzato? Fonda così la sua attività e lancia un sistema di voucher accettati su tutto il territorio britannico.

L’operazione a cui abbiamo appena accennato divenne rapidamente un successo nazionale, portando alla nascita di un primo gruppo di società specializzate nel catering. E si diffuse fuori dai confini, negli anni Sessanta in Francia e un decennio dopo in Italia.

Con l’accorpamento delle varie società, a partire dagli anni Ottanta si formarono grandi gruppi specializzati non solo nei classici buoni pasto, ma anche nei buoni spesa per lo shopping. In questo modo, i dipendenti potevano pranzare in una rete più ampia di locali, fare la spesa nei loro supermercati preferiti e acquistare in diversi tipi di negozi. Un’idea rivoluzionaria, non c’è che dire, ma il bello doveva ancora venire. 

E il bello arriva nel corso del primo decennio di questo secolo, quando iniziano a diffondersi i buoni elettronici. La libertà acquisita viene potenziata: grazie ai benefit erogati tramite apposite voucher card, il personale scopre un nuovo modo di fruire del budget assegnato.

In particolare, il passaggio dal cartaceo al digitale viene spinto dal Decreto Ministeriale n. 122 del 2017, che alza la soglia di esenzione dei buoni pasto digitali a 8 euro al giorno contro quella di 4 euro al giorno dei vecchi buoni pasto cartacei. Vista la maggiore sicurezza dei buoni digitali, tutto lascia immaginare che presto si arriverà a una definitiva dematerializzazione dei benefit.

Il vecchio tagliando con numerino, consegnato direttamente a ogni dipendente? Potrebbe restare definitivamente nel passato.


Cosa cambia per le aziende e per i lavoratori

Abbiamo tratteggiato l’evoluzione del welfare, che è passato dal formato stampato su carta a quello elettronico. Perché è così importante? Semplice: i vecchi buoni cartacei hanno rappresentato un grande passo in avanti per i dipendenti, richiedendo però molto lavoro extra per le Risorse Umane. La gestione è macchinosa, visto che prevede spedizioni fisiche. In più, ci sono i vincoli di spesa. 

Grazie alla trasformazione digitale, oggi le aziende possono contare su strumenti personalizzabili da integrare con il sistema di payroll. E non è l’unico vantaggio conquistato: il controllo è maggiore, visto che si abbatte il rischio di furto, cessione o vendita, e serve meno burocrazia per organizzare l’intero sistema. Ci sono poi i vantaggi per lo staff, che ha più libertà di spendere il budget dove desidera. Questo favorisce l’engagement e la retention, migliorando la soddisfazione e in definitiva anche la qualità del lavoro.

La Coverflex Voucher Card su circuito Visa

Al culmine dell’evoluzione del sistema welfare c’è il passaggio alle carte prepagate, come la Coverflex Voucher Card. Sai che cos’è e come funziona? In pratica, è una voucher card Visa (fisica o digitale) tramite cui i dipendenti possono spendere i benefit aziendali, ovvero buoni pasto, welfare e fringe benefit. Si può utilizzare ovunque nel circuito Visa e presso la rete di partner convenzionati Coverflex, in continua espansione.

Tra i tanti vantaggi della card, ricordiamo:

  • Un’ampia spendibilità, realmente apprezzata dal personale
  • Tracciabilità, per un utilizzo sicuro
  • Rispetto della compliance in base alla normativa italiana
  • Grande flessibilità, con possibilità di assegnare budget personalizzati ai collaboratori

Perché è un cambio di paradigma

A proposito di flessibilità, il passaggio da “benefit a taglio fisso” a soluzioni centrate sull’esperienza del dipendente permette davvero di cambiare passo e iniziare a correre. Per restare all’avanguardia e continuare a crescere, le imprese devono poter contare su opzioni scalabili e adattabili. Tre sono i grandi cambiamenti che anche la tua azienda può mettere subito in atto grazie alla Coverflex Voucher Card:

  1. Empowerment → il lavoratore sceglie come e dove usare il suo benefit, senza limiti
  2. Digitalizzazione → l’erogazione tramite card semplifica i processi HR e la contabilità
  3. Versatilità → ideale per la nuova organizzazione del lavoro, come smart working, team ibridi e aziende decentralizzate

Il futuro del welfare aziendale è già qui: più digitale, più inclusivo, più vicino alle reali esigenze delle persone. Vuoi passare a una gestione dei benefit davvero moderna? Allora prenota una demo con il nostro team e scopri da vicino come funziona la voucher card Visa con Coverflex. La tua azienda ha fino a 10 dipendenti? Allora puoi attivare Coverflex in autonomia, grazie al nostro self-service!

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