utti li vogliono, tutti li cercano: sono i buoni pasto, da decenni uno dei principali benefit utilizzati in ambito aziendale. La ragione della loro popolarità è presto spiegata, visto che offrono benefici a tutte le parti coinvolte. La nostra guida ai buoni pasto per le aziende nasce proprio dall’esigenza di valorizzare al massimo questo strumento, che può generare un concreto valore aggiunto a qualsiasi tipo di impresa, dalle piccole startup alle multinazionali.
Ti accompagniamo passo per passo alla scoperta dei meal voucher: scopri cosa sono in pratica, quali vantaggi fiscali (e non solo) possono garantire alla tua azienda e come vengono regolamentati. In più, leggi le ultime novità per i buoni pasto 2025 e qualche consiglio utile per scegliere il migliore fornitore tra tante opzioni diverse.
Cosa sono i buoni pasto?
Iniziamo col rispondere alla domanda più semplice: cosa sono i buoni pasto? Come suggerisce la parola stessa, si tratta di un coupon di un valore specifico da utilizzare in supermercati, ristoranti o bar in cambio di pasti, alimenti e bevande analcoliche di pari valore. Chiamato anche meal voucher, è uno strumento di welfare aziendale pensato per offrire gratuitamente ai dipendenti dei beni di prima necessità, alleggerendo così le spese di tutti i giorni.
In quanto bonus erogato volontariamente, i buoni pasto possono essere assegnati a tutto il personale indistintamente, soprattutto quando non è possibile organizzare un servizio mensa interno, oppure solo a determinate categorie come forma premiale. Dai locali del quartiere alle consegne a domicilio, passando per tavole calde e negozi, i dipendenti possono selezionare tra un’ampia gamma di pasti in base alle loro preferenze ed esigenze alimentari.
Di fatto, i buoni pasto consentono ai tuoi collaboratori di trovare un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, togliendo una preoccupazione. Potranno così godersi una pausa pranzo in relax e socializzare con i colleghi, con conseguente aumento del livello di soddisfazione. Come vedremo a breve nella nostra guida ai buoni pasti per le aziende, i punti a favore non sono solo per i dipendenti, come si potrebbe erroneamente pensare.
Tutti i vantaggi per l’azienda
Come anticipato, le aziende che scelgono di assegnare i buoni pasto possono ottenere diversi vantaggi: vediamoli nel dettaglio.
Ottimizzazione della fiscalità: per le aziende, i buoni pasto sono 100% deducibili e con IVA detraibile al 4%; per i liberi professionisti e le ditte individuali sono invece deducibili al 75% e con IVA detraibile al 10% fino al tetto del 2% del fatturato. In questo modo è possibile scaricare i costi e risparmiare sulle tasse da pagare.
Più soddisfazione per il personale: i meal voucher aumentano significativamente la soddisfazione dei dipendenti, che si sentono più valorizzati e tutelati dall’azienda. Questo può portare a un livello più alto di fidelizzazione, motivazione e produttività.
Maggiore flessibilità: le soluzioni più innovative per i buoni pasto ti permettono di gestire l’assegnazione dei buoni pasto in modo flessibile e personalizzato. Ad esempio, puoi abbinarli ad altri benefit, senza vincoli sulle tipologie, sulle modalità e sulle somme da erogare.
Normativa e regole aggiornate al 2025
Come qualunque altro ambito aziendale, i buoni pasto sono soggetti a normative ufficiali. L’ultima legge di riferimento è l’allegato II.17 del Decreto Legislativo n. 36 del 2023, contenente tutte le regole principali su questa tematica. Ad esempio, leggendo il testo possiamo sapere che i buoni pasto possono essere assegnati ai lavoratori subordinati, sia a tempo pieno sia part-time, così come ai collaboratori a progetto e in smart working.
La norma stabilisce anche che i buoni pasto digitali non concorrono a formare il reddito di lavoro imponibile per il dipendente fino all’importo massimo di 8 euro al giorno, mentre per quelli cartacei la soglia scende a 4 euro. Questo perché lo Stato ha scelto di valorizzare il formato digitale, più sicuro e controllabile rispetto a quello in carta. Ricordiamo inoltre che i buoni pasto non possono essere ceduti ad altre persone, venduti o convertiti in denaro.
Ci sono poi delle novità per i buoni pasto 2025: il DDL Concorrenza del 2024 ha introdotto infatti il tetto del 5% alle commissioni sul valore nominale, applicate dalle società emettitrici alle aziende. L’aggiornamento entra in vigore a partire dal 1° settembre 2025, mentre i precedenti contratti con commissioni più elevate scadono il 31 agosto 2025.
Come scegliere il fornitore migliore
Abbiamo visto cosa sono i buoni pasto, quali vantaggi offrono e come sono regolamentati. A questo punto, ti starai chiedendo come fare a trovare il fornitore giusto. La prima cosa da considerare è sicuramente la scelta tra buoni pasto cartacei e digitali: come abbiamo visto, il trattamento fiscale privilegiato per il formato digitale spinge naturalmente a preferire questa opzione. Ma quali sono i migliori buoni pasto in Italia? Noi ti suggeriamo di controllare attentamente cosa ti offre ciascuna soluzione e verificare che includa:
- Facilità di attivazione del programma di buoni pasto
- Possibilità di abbinare altri benefit per risparmiare
- Servizio offerto tramite una piattaforma all’avanguardia
- App in abbinamento
- Fruizione dei buoni attraverso una card prepagata
- Ampia varietà di convenzioni
- Zero costi nascosti
- Zero commissioni
Ti abbiamo spiegato cosa cambia per i buoni pasto 2025, che ora prevedono un tetto sulle commissioni pari al 5%. Sapevi, però, che c’è chi ti offre zero commissioni fin dall’inizio, come Coverflex?
Buoni pasto Coverflex: la scelta giusta per la tua azienda
I buoni pasto supportano la crescita delle aziende di qualsiasi dimensione, dalle PMI alle grandi imprese. Per sfruttare i vantaggi che ti abbiamo elencato, basta scegliere una soluzione innovativa, senza commissioni e 100% digitale, come i buoni pasto Coverflex.
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