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’è un motivo se i voucher per il pranzo sono così popolari (anzi, in realtà ce ne sono diversi). Visto che ogni giorno milioni di persone pranzano fuori casa, avere la possibilità di risparmiare sui pasti offre un grande vantaggio economico. Ma come funzionano i buoni pasto e come è possibile sfruttarli al massimo?

Insieme ai grandi benefici in termini di potere d’acquisto per i dipendenti, consentono alle imprese di ottimizzare la fiscalità e ridurre i costi aziendali. Se vuoi saperne di più, leggi nella nostra guida un breve excursus storico e fai un balzo ai giorni nostri per scoprire come funzionano i buoni pasto elettronici, la soluzione più conveniente dal punto di vista della tassazione.

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Cosa sono i buoni pasto (e una breve storia)

Dal punto di vista pratico, i buoni pasto non sono altro che dei voucher in formato cartaceo o elettronico con un valore prestabilito. Possono essere utilizzati per acquistare un pasto fuori, un delivery o dei prodotti alimentari, in base alle attività convenzionate. Spesso vengono erogati in sostituzione della mensa aziendale, ma in molti casi fanno parte di un piano di welfare più ampio che include anche altri tipi di benefit.

Prima di vedere come funzionano oggi i buoni pasto al supermercato, al bar o al ristorante, procediamo per gradi. Forse non lo sapevi, ma i buoni pasto sono nati in Gran Bretagna nel 1954. Il motivo è presto spiegato: bisognava risolvere il problema della mancanza di mense nelle aziende. Nel dopoguerra il settore terziario era in piena crescita, ma le nuove e piccole aziende sorte sul territorio non avevano sufficienti risorse o spazi per offrire un luogo dove consumare il pasto ai propri dipendenti.  

La soluzione? Consegnare ai dipendenti dei foglietti cartacei prepagati da utilizzare durante la pausa. Vedendo diffondersi questa usanza, un uomo d’affari inglese fiutò subito l’affare e fondò la Luncheon Vouchers. La sua azienda si occupava di stampare buoni cartacei da rivendere alle società, che a loro volta le distribuivano ai dipendenti. 

La Luncheon Vouchers fu la prima azienda a emettere buoni pasto e nel 1957 serviva già 3.500 aziende. In breve tempo la soluzione si diffuse in tutta Europa e, negli anni Settanta, arrivò anche in Italia. Il resto è storia: come tutti ben sappiamo, il buono pasto è uno dei benefit aziendali più diffusi e più apprezzati, con un mercato globale che ancora oggi è in continua crescita.

Chi ne ha diritto?

A regolare i meal voucher in Italia c’è una normativa specifica, il Decreto Ministeriale n. 22 del 7 giugno 2017. L’articolo 4 stabilisce che questo benefit possa essere riconosciuto sia ai rapporti di lavoro subordinato (anche in smart working) sia ai rapporti di collaborazione. Il datore di lavoro può decidere di assegnare i buoni pasto anche a stagisti e dipendenti con contratti di apprendistato. 

Tranne il caso in cui siano inseriti in un CCNL, e quindi obbligatori, le aziende hanno la libertà di scegliere se distribuirli a tutto il personale o solo ad alcune categorie. Ma, come vedremo in seguito, non solo lo staff ci guadagna, ma anche le imprese: per questo è uno strumento così diffuso.

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Come funzionano i buoni pasto per i dipendenti

Non si può parlare di questo benefit senza accennare a come funzionano i buoni pasto in busta paga. Molto semplicemente, i dipendenti ricevono il buono in formato cartaceo o, nelle versioni più all’avanguardia, una carta ricaricabile da spendere presso i partner convenzionati con la società che li ha emessi. 

Ad esempio, con Coverflex i buoni pasto possono essere utilizzati in oltre 100.000 attività tra cui bar, ristoranti, servizi di delivery, supermercati e tanto altro ancora. Consigliaci alla tua azienda per iniziare a utilizzarli: ogni giorno potrai pranzare in un locale diverso insieme ai colleghi, farti consegnare quello che più ti piace oppure fare la spesa per cucinare i tuoi piatti preferiti da portare in ufficio.

Come funzionano i buoni pasto per l’azienda

Come anticipato, il datore di lavoro può decidere di adottare i buoni pasto come benefit in sostituzione della mensa aziendale e distribuirli a tutti o solo ad alcune categorie di dipendenti, sia che lavorino full time, part time, a tempo determinato o indeterminato. Ma come funzionano i buoni pasto per l’azienda? Tutto quello che l’azienda deve fare è stipulare un contratto di fornitura con l’azienda emettitrice dei buoni e poi distribuirli. 

Se un tempo esistevano solo quelli cartacei, oggi i buoni elettronici vanno per la maggiore perché vengono caricati direttamente sulle card in dotazione ai dipendenti e sull’app dedicata (con Coverflex funziona proprio così: prenota una demo per vedere in azione la nostra innovativa soluzione). I dipendenti potranno inoltre controllare il saldo e i movimenti in tempo reale; in caso di furto o smarrimento basterà bloccare la carta senza perdere il controvalore del buono.

I buoni pasto elettronici sono inoltre più convenienti dal punto di vista fiscale, dato che il costo è interamente deducibile fino a 4 euro al giorno per i titoli cartacei e fino a 8 euro per quelli elettronici. Questo perché lo Stato ha scelto di privilegiare il formato digitale, visto che è più controllabile e sicuro. Tra gli altri vantaggi dei buoni pasto per le aziende ricordiamo: 

  • maggiore soddisfazione dei dipendenti;
  • più produttività e senso di appartenenza all’azienda;
  • più potere contrattuale in fase di recruiting;
  • IVA detraibile al 100% con aliquota agevolata al 4%;
  • esenzione da oneri previdenziali e TFR.
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Come funzionano i buoni pasto per gli esercenti

Infine, vale la pena menzionare brevemente come funzionano i buoni pasto per i partner, ovvero le varie attività convenzionate con la società emettitrice dei voucher. Una buona prassi, quando si sceglie una tipologia di buono pasto, è assicurarsi che i dipendenti abbiano accesso a un ampio ventaglio di locali, servizi e rivendite.  

Dal punto di vista degli esercenti, invece, è bene verificare che il buono pasto sia facile da gestire. Oltre a non prevedere spese inutili, dovrebbe permettere di ricevere un accredito immediato, offrendo un’esperienza migliore ai propri clienti. A proposito, Coverflex è stata la prima sul mercato a eliminare le commissioni: diventa partner per unirti a tante altre attività che stanno già risparmiando.

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‍Scegli i buoni pasto Coverflex!

Ora che sai come funzionano i buoni pasto e perché convengono a tutte le parti in gioco, fai la prima mossa. Se hai un’azienda, con i buoni pasto Coverflex puoi offrire ai tuoi dipendenti svariati benefici, e tutto in modo facile, veloce e digitale. 

Inizia ora: iscriviti sulla piattaforma in pochi click, imposta il setup e segui le indicazioni. Tramite la tua area riservata potrai selezionare l’importo e aggiungere i dipendenti. Ognuno di loro riceverà la sua Coverflex Voucher Card, che potrai poi ricaricare in base alle tue esigenze di budget.

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