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l contratto collettivo nazionale per il turismo regola le condizioni lavorative di chi opera in bar, ristoranti, strutture alberghiere e altre attività di accoglienza.
Come tutti i contratti di lavoro, ha caratteristiche ed è regolato da normative specifiche e spesso può essere difficile conoscere tutte le sue sfaccettature.

Ecco perché in questo articolo parleremo nel dettaglio del CCNL turismo per i pubblici esercizi, approfondendo  mansioni, retribuzioni, orari di lavoro. Ti daremo una panoramica chiara e precisa per comprendere meglio le disposizioni contrattuali che influenzano il settore turismo e comprendere a fondo diritti e doveri dei lavoratori. 

CCNL turismo: livelli e mansioni

Nel CCNL turismo i livelli e le mansioni servono ad organizzare i dipendenti in una struttura precisa, utile per definire in modo chiaro i ruoli professionali e a gestire efficacemente il personale.

I dipendenti del settore sono organizzati in 10 livelli lavorativi, ognuno dei quali corrisponde a specifiche responsabilità, mansioni e retribuzione:

  • quadro A: risorse con grande responsabilità, che definiscono gli obiettivi e hanno potere decisionale, di coordinamento e di controllo (direttori)
  • quadro B: lavoratori con funzioni direttive (vice direttori)
  • primo livello: dipendenti che hanno funzioni ad elevato contenuto professionale con forte autonomia operativa (responsabili di area)
  • secondo livello: soggetti che hanno autonomia operativa e di iniziativa con funzioni di coordinamento e controllo (responsabili di impianti tecnici)
  • terzo livello: lavoratori con particolari conoscenze tecniche e specifiche (impiegati amministrativi)
  • quarto livello: dipendenti che si occupano di specifiche mansioni di vendita e tecnico-pratiche (addetti alla segreteria)
  • quinto livello: lavoratori che svolgono compiti esecutivi e sono in possesso di specifiche conoscenze (magazzinieri e cassieri)
  • sesto livello super: lavoratori che svolgono lavori di normale complessità (addetti ai servizi in camera)
  • sesto livello: lavoratori che svolgono mansioni pratiche e hanno conoscenze professionali base (addetti alla cucina o alla lavanderia)
  • settimo livello: dipendenti che svolgono attività semplici con macchine già equipaggiate (personale addetto alla pulizia)

Cosa prevede il CCNL turismo

Il CCNL pubblici esercizi ristorazione e turismo copre vari aspetti chiave nella vita del dipendente ma anche per l’organizzazione aziendale. Tra questi la retribuzione, gli orari di lavoro, i diritti a ferie e permessi e le tutele previste in caso di malattia o maternità.

Il contratto prevede anche delle regole specifiche riguardo il periodo di prova, le modalità di preavviso per le dimissioni e i licenziamenti e le norme sulla gestione degli straordinari e degli infortuni sul lavoro. Andiamo ad approfondire tutti questi aspetti nel dettaglio.

Orario di lavoro e straordinari

Il CCNL turismo prevede 40 ore di lavoro settimanale che, generalmente, vengono distribuite in cinque giorni e mezzo alla settimana.
In totale, l’orario di lavoro non può superare le 48 ore settimanali, comprese anche le ore di lavoro straordinario. Quando presente, il lavoro straordinario sarà poi compensato con una retribuzione ad ore maggiorata del 30% per il lavoro diurno e del 60% per quello notturno.

Periodo di prova

Nel CCNL turismo, come in molti altri contratti in svariati settori, è previsto un periodo di prova, che avrà una durata specifica a seconda dell’inquadramento del dipendente:

  • livelli A e B: 180 giorni;
  • livello 1: 150 giorni;
  • livello 2: 75 giorni;
  • livello 3: 45 giorni;
  • livelli 4 e 5: 30 giorni;
  • livello 6S: 20 giorni;
  • livelli 6 e 7: 15 giorni.

Infortunio e malattia (periodo di comporto)

Come abbiamo visto il CCNL turismo prevede delle regole precise per garantire un’indennità in busta paga anche in caso di malattia o infortunio del dipendente. ll primo giorno di malattia è totalmente a carico del lavoratore, mentre il secondo e il terzo giorno sono a carico dell’azienda.
Se la malattia del dipendente si protrae oltre i 3 giorni, anche i primi saranno tutti a carico dell’azienda. In caso di malattia, l’indennità prevista è pari al 75% della retribuzione giornaliera dal 4° al 20° giorno di assenza, al 100% dal 21° in poi.

Inoltre, il CCNL turismo in caso di malattia prevede il cosiddetto “periodo di comporto”, cioè il diritto a conservare il posto di lavoro per 180 giorni, calcolati su un intero anno. Alla scadenza del periodo di comporto, se il dipendente non può ancora riprendere l’attività lavorativa può essere licenziato.

Per regolamentare questi aspetti in modo semplice e rispettare i requisiti della legge, è sempre consigliabile adottare all’interno dell’azienda una policy dedicata. Se può tornarti utile, puoi scaricare il nostro modello per la policy sul congedo di malattia. 

Ferie e permessi

Le ferie previste dal CCNL turismo sono pari a 26 giorni all’anno. Oltre ai giorni di ferie, sono incluse anche delle ore di permesso, che però variano a seconda dell'anzianità del dipendente.

Per i dipendenti assunti dal 1° gennaio 2018, i permessi annui sono pari a:

  • 32 ore: nei primi due anni di lavoro
  • 68 ore: nel secondo e terzo anno di lavoro
  • 104 ore: dal quarto anno in poi

Per pianificare in modo efficace e veloce il lavoro dei dipendenti e i giorni di assenza può essere utile utilizzare un template pre-impostato. Puoi scaricare la nostra policy sulle ferie e personalizzarla con il logo e i dettagli della tua azienda. 

Preavviso per dimissioni e licenziamento

Cosa prevede invece il CCNL turismo per il preavviso delle dimissioni?

Sia nei casi di dimissioni volontarie del dipendente, che di licenziamento, sono previsti dei termini di preavviso precisi in base all’anzianità di servizio e al livello del lavoratore

Fino a 5 anni di servizio il preavviso sarà pari a:

  • 4 mesi per i livelli A e B
  • 2 mesi per il livello 1
  • 1 mese per i livelli 2 e 3
  • 20 giorni per i livelli 4 e 5
  • 15 giorni per i livelli 6s, 6 e 7

Se il lavoratore ha superato i 5 anni di servizio, il preavviso sarà pari a:

  • 5 mesi per i livelli A e B
  • 3 mesi per il livello 1
  • 45 giorni per i livelli 2 e 3
  • 30 giorni per i livelli 4 e 5
  • 20 giorni per i livello 6s, 6 e 7

Oltre i 10 anni di servizio invece è previsto un preavviso di: 

  • 6 mesi per i livelli A e B
  • 4 mesi per il livello 1
  • 2 mesi per i livelli 2 e 3
  • 45 giorni per i livelli 4 e 5
  • 20 giorni per i livelli 6s, 6 e 7

Maternità

Durante il congedo di maternità la lavoratrice ha diritto, per 5 mesi, ad un'integrazione dell'indennità a carico dell'INPS del 100% della retribuzione giornaliera netta, compresa la tredicesima mensilità.

Inoltre, le lavoratrici in gravidanza o nel periodo di allattamento, possono astenersi dal lavoro notturno, richiedendo di essere assegnate a mansioni diurne per tutta la durata del periodo. Se può essere utile alla tua azienda, puoi scaricare il template Coverflex per la policy sul congedo di maternità.

Tabelle retributive CCNL turismo

Nel CCNL turismo lo stipendio è distribuito su 14 mensilità. Questo significa che i dipendenti del settore riceveranno la tredicesima durante il periodo invernale (solitamente a metà dicembre) e la quattordicesima in quello estivo (solitamente a metà luglio).

Lo stipendio per i dipendenti del settore varia ovviamente in base al livello e al tipo di contratto (se a tempo determinato o indeterminato). Per maggiore chiarezza riportiamo lo stipendio totale mensile per i pubblici esercizi, la ristorazione e il turismo, che sono in vigore nel 2024:

  • Livello Q A: 2.324,19 €
  • Livello Q B: 2.148,57 €
  • Livello 1: 1.932,79 €
  • Livello 2: 1.762,19 €
  • Livello 3: 1.659,07 €
  • Livello 4: 1.562,69 €
  • Livello 5: 1.462,34 €
  • Livello 6 S: 1.404,15 €
  • Livello 6: 1.383,47 €
  • Livello 7: 1.293,15 €

La retribuzione cambia nel caso di contratti di apprendistato e sarà pari a: 

  • Livello 2:
    • 1°-12° mese - 1.409,75 €
    • 13°-24° mese - 1.497,86 €
    • 25°-36° mese - 1.585,97 €
  • Livello 3:
    • 1°-12° mese - 1.327,26 €
    • 13°-24° mese - 1.410,21 €
    • 25°-36° mese - 1.493,16 €
  • Livello 3:
    • 1°-12° mese - 1.327,26 €
    • 13°-24° mese - 1.410,21 €
    • 25°-36° mese - 1.493,16 €
  • Livello 4:
    • 1°-12° mese - 1.250,15 €
    • 13°-24° mese - 1.328,29 €
    • 25°-36° mese - 1.406,42 €
  • Livello 5:
    • 1°-12° mese - 1.169,87 €
    • 13°-24° mese - 1.242,99 €
    • 25°-36° mese - 1.316,11 €
  • Livello 6 S:
    • 1°-12° mese - 1.123,32 €
    • 13°-24° mese - 1.193,53 €
    • 25°-36° mese - 1.263,73 €
  • Livello 6:
    • 1°-12° mese - 1.106,78 €
    • 13°-24° mese - 1.175,95 €

Nel caso dei contratti a tempo determinato e indeterminato per i lavoratori nelle imprese minori e nei pubblici esercizi di III e IV categoria, le retribuzioni sono:

  • Livello Q A: 2.318,00 €
  • Livello Q B: 2.142,94 €
  • Livello 1: 1.927,16 €
  • Livello 2: 1.757,41 €
  • Livello 3: 1.654,85 €
  • Livello 4: 1.559,03 €
  • Livello 5: 1.458,96 €
  • Livello 6 S: 1.401,05 €
  • Livello 6: 1.380,37 €
  • Livello 7: 1.290,34 €

Oltre alla retribuzione ordinaria, dobbiamo poi prendere in considerazione anche il welfare previsto dal ccnl turismo. Il welfare aziendale in Italia non rappresenta un obbligo legale per le aziende, ma per alcuni settori lo è in quanto specificato nel contratto collettivo nazionale, come nel caso del CCNL pubblici esercizi, ristorazione e turismo.

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Il welfare, se sfruttato bene, può essere uno strumento davvero valido per migliorare il clima lavorativo in azienda, attrarre nuovi talenti e aumentare la soddisfazione dei dipendenti. La sua gestione però non è sempre semplice e potrebbe togliere tempo al team amministrativo.

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