Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL)

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Il contratto collettivo nazionale di lavoro, più comunemente chiamato CCNL, è un accordo stipulato tra le organizzazioni dei datori di lavoro e i sindacati che tutelano i lavoratori, il cui valore si estende su tutto il territorio nazionale e che riguarda i diversi comparti di attività economica. Ne esistono dunque diversi, differenziati in base al settore: leggi a cosa servono e quali sono le principali tipologie esistenti.

Cos’è e a cosa serve il CCNL

Il concetto di contratto CCNL è uno dei capisaldi del diritto del lavoro italiano. Fu introdotto quasi un secolo fa nell’ambito del passaggio del nostro Paese a un’economia di tipo industriale, ma la sua evoluzione reale avvenne solo dopo la nascita della Repubblica italiana. Proprio nell’articolo 39 della Costituzione si legge che i sindacati possono “stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce”.  

Le finalità del CCNL sono molteplici e fondamentali per il buon funzionamento delle relazioni tra le parti coinvolte. Da un lato, il contratto disciplina i rapporti tra i soggetti collettivi, stabilendo le regole e le procedure per la gestione delle situazioni lavorative e prevenendo così le possibili controversie tra le parti. Dall’altro lato, determina il contenuto relativo agli aspetti normativi, quali la disciplina dell’orario, le qualifiche, l’inquadramento nei livelli e le mansioni. In più, il contratto collettivo nazionale di lavoro considera gli aspetti economici, come i minimi tabellari, gli scatti di anzianità, gli importi unitari delle indennità e così via.

Tutte queste informazioni sono essenziali per garantire ai lavoratori la giusta tutela e la sicurezza sul posto di lavoro, nonché un equo compenso in relazione alle mansioni svolte e all’anzianità acquisita. Inoltre, il CCNL assume una grande rilevanza per la gestione del mercato professionale, visto che rappresenta uno strumento di regolamentazione efficace e flessibile, in grado di adattarsi ai cambiamenti del mondo del lavoro e promuovere la competitività delle imprese, senza tuttavia trascurare il rispetto dei diritti dei lavoratori.

Le tipologie di CCNL

Come abbiamo anticipato, non esiste un solo CCNL: la sua caratteristica intrinseca sta proprio nell’essere creato per adattarsi a un intero comparto. All’interno del settore interessato, il contratto collettivo ha poi una validità erga omnes, ovvero va applicato a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro iscrizione a un sindacato. Vediamo quali sono le principali categorie di CCNL, con alcuni dati essenziali.

  • CCNL commercio: conosciuto anche come CCNL terziario, ha una durata quadriennale e prevede sette livelli, che vanno dagli addetti alle pulizie fino ai commessi e ai responsabili di negozio; il monte ore settimanale è di 40 ore, con una buona flessibilità dovuta alle particolari esigenze del settore.
  • CCNL metalmeccanici: forse il più noto, è rivolto a chi lavora nell’industria metalmeccanica e all’installazione di impianti; ha una validità di quattro anni, indica un monte ore di 40 ore e al momento riconosce nove livelli con altrettanti minimi contrattuali.
  • CCNL bancari: chiamato ufficialmente CCNL ABI, viene applicato a chi è assunto in imprese creditizie, finanziarie o nelle imprese controllate che si occupano di attività creditizia, finanziaria o strumentale; il limite settimanale è di 37 ore e mezza, mentre i livelli sono nove.
  • CCNL turismo: di validità triennale, si rivolge ai lavoratori del settore turistico, ad esempio in hotel, stabilimenti balneari e agenzie di viaggi; i livelli variano in base al microsettore di riferimento, come ad esempio per gli insediamenti balneari o le imprese del turismo.
  • CCNL alimentare: vale tre anni e raggruppa le aziende alimentari, di panificazione e di produzione del vino, le pasticcerie, i pastifici e altre attività affini; prevede massimo 40 ore settimanali e diversi schemi di livelli secondo il microsettore.
  • CCNL chimico farmaceutico: viene applicato a un ampio ventaglio di aziende chimiche e farmaceutiche, così come ai produttori di ceramica, materiali abrasivi, lubrificanti e GPL.
  • CCNL per le cooperative sociali: include i lavoratori e le lavoratrici del settore socio-sanitario, assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo, come ad esempio fisioterapisti, logopedisti e addetti ai servizi di orientamento.

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