entiamo parlare quasi quotidianamente di stress, sempre in modo negativo. Si tratta di una risposta fisiologica che il nostro corpo e la nostra mente hanno in presenza di determinati eventi o cambiamenti, con conseguente rilascio di ormoni come adrenalina e cortisolo, che creano in noi uno stato di allarme e di tensione. Questa condizione può avere ripercussioni su ogni aspetto della vita: dal rapporto con le altre persone alla produttività sul lavoro.
Imparare a gestire lo stress è fondamentale, specialmente per chi vive in grandi città, dove tutto è più veloce e in continuo cambiamento. Calendari serrati, traffico quotidiano, inquinamento acustico, code per i servizi e l'impazienza visibile negli occhi di chiunque sono elementi che contribuiscono ad aumentare nettamente i livelli di stress, richiedendo un costante adattamento a ciò che ci circonda.
Lo stress può essere positivo
Ma lo stress è necessariamente negativo? In realtà, no: lo diventa quando l'adrenalina che scorre nel nostro corpo continua a persistere, rimanendo elevata anche dopo che l'evento stressante è finito. Se inizia a darci fastidio, anziché farci sentire attivi o concentrati, ci troviamo di fronte al momento in cui lo stress non è più normale, indipendentemente dal fatto che viviamo nella città più frenetica o nel villaggio più tranquillo e remoto.
L’importanza dell’auto-percezione
L'auto-percezione di una determinata situazione ha più impatto della situazione stessa. Ogni persona dovrebbe essere in sintonia con lo stile di vita che meglio si adatta ai suoi valori e preferenze. Con l'opportunità del lavoro da remoto, molte persone hanno scelto di fuggire dalle grandi città e abbracciare la vita tranquilla in zone più rurali o periferiche, con maggior connessione alla famiglia o alla natura. Tuttavia, ci sono anche coloro che amano la frenesia della città e si sentono incapaci di vivere in un ambiente troppo tranquillo e lontano da tutto.
Ogni persona dovrebbe cercare di capire quando e in che condizioni la pressione smette di stimolare risultati positivi e inizia a causare blocchi mentali. Ciò che può provocare serenità, concentrazione o un'adrenalina rinvigorente a una persona, può causare sofferenza e nervosismo a un'altra, culminando in problemi di salute psicologica.
Stress lavorativo: a cosa è dovuto?
In particolare, lo stress lavorativo può causare disagi quando le richieste sono percepite dall'impiegato come troppo basse o troppo alte rispetto alle proprie capacità o risorse disponibili.
Ecco qualche esempio di situazione lavorativa che può causare livelli eccessivi di stress:
- troppe attività da completare in breve tempo o, al contrario, nessuna attività assegnata;
- lavorare su turni con orari che non si incastrano con la vita privata;
- avere poco controllo sulle attività e su come svolgerle;
- percepire poco supporto dallo staff e dai leader;
- prevedere basse possibilità di crescita o di aumento di stipendio;
- temere di essere licenziati;
- non riuscire a bilanciare lavoro e vita familiare;
- avere relazioni poco soddisfacenti con i colleghi.
Gestire lo stress invece di combatterlo
Quando una o più di queste cose accadono e interferiscono continuamente con il nostro benessere, dobbiamo imparare a gestire il cosiddetto "stress patologico". Invece di cercare di eliminarlo o combatterlo, dovremmo imparare a identificarne la fonte, comunicare con le persone che ci circondano e riportare lo stress a un livello accettabile, anche grazie a qualche tecnica per migliorare la produttività e l'umore.
In contrasto, se avessimo sempre un livello di stress pari a zero, ci sposteremmo all'estremo opposto. Probabilmente saremmo in uno stato troppo zen per essere produttivi sul lavoro. Saremmo sempre in ritardo, saremmo più lenti, diventeremmo esperti nell’interrompere i compiti e lasciarli a metà, lasceremmo scivolare la nostra concentrazione e affronteremmo molto male gli imprevisti.
Quindi, quando sentiamo un livello di stress intermedio, positivo ed energizzante, la verità è che può anche essere molto stimolante. Questo perché può aiutarci a essere più produttivi, concentrati, veloci nello svolgere i compiti e in grado di improvvisare quando si verificano imprevisti.
Come trovare un giusto equilibrio?
Come per ogni cosa al mondo, l’ideale è trovare un giusto equilibrio. Per farlo, possiamo mettere in atto alcune strategie. Alcuni studi mostrano che le aziende possono aumentare la produttività se adottano misure flessibili per supportare la salute mentale. Ma ognuno di noi deve trovare anche i modi migliori per affrontare lo stress negativo.
Ecco qualche consiglio:
- Comprendere gli indicatori che distinguono lo stress sano da quello patologico;
- Impostare dei limiti (ad esempio: disattivare le notifiche di posta elettronica e dei social network e definire orari specifici per controllare questi strumenti digitali);
- Cercare di ridurre (anziché eliminare) lo stress, imparando ad accettarlo invece di combatterlo;
- Costruire abitudini sane di sonno, riducendo gli stimoli come il computer, il telefono o la televisione prima di dormire;
- Praticare regolarmente attività fisica o trovare del tempo per un hobby;
- Provare a rilassarsi facendo esercizi di respirazione, yoga, meditazione o consapevolezza;
- Sul lavoro, imparare a comunicare con i tuoi leader sui fattori che ti causano stress. Se non hai compiti assegnati, chiedili; se hai troppi compiti, chiedi aiuto o più tempo per lavorarci. Se non sei soddisfatto del tuo stipendio, della progressione di carriera o del tipo di contratto, fallo sapere! La comunicazione è la soluzione. Anche se nulla cambia, almeno ora sai che l'azienda conosce le ragioni della tua inquietudine;
Se ti senti ancora sopraffatto, cerca supporto clinico specializzato da un professionista che ti aiuterà a identificare la fonte e implementare strategie di mediazione dello stress nella tua vita quotidiana. Prendersi cura di se stessi è sempre un buon investimento!
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