Flexible benefit

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Parte integrante del welfare aziendale, i flexible benefit sono ormai diffusi e valorizzati non solo dai datori di lavoro, ma anche dallo Stato che prevede una totale detassazione. Ne esistono diverse tipologie, ma tutte offrono grandi benefici sia per chi li riceve, ovvero i dipendenti, ma anche per chi li offre. Vediamo come funzionano i flexible benefit 2024 e quali vantaggi assicurano.

Come funzionano i flexible benefit

I flexible benefit sono beni e servizi in natura che l’azienda eroga al personale, solitamente senza esclusioni, come extra rispetto alla normale retribuzione mensile. Fatta eccezione per alcune categorie che li includono direttamente nel CCNL, come nel caso dei metalmeccanici, i flexible benefit non sono obbligatori. Tuttavia, i numerosi punti a favore spingono per un’implementazione di questo ottimo strumento di welfare in ogni realtà lavorativa.

L’elenco di flexible benefit è lungo e variegato. Solo per fare qualche esempio classico, citiamo:

  • borse di studio per i figli dei dipendenti;
  • corsi di lingue o di perfezionamento;
  • abbonamenti alla palestra;
  • ingressi per musei, teatro e altre attività ricreative;
  • borse di studio per i figli dei dipendenti;
  • pacchetti vacanze e viaggi.

Sta al datore di lavoro scegliere il giusto paniere di beni o servizi da erogare allo staff. Nella maggior parte dei casi tutto avviene online e in modo semplice, soprattutto nelle soluzioni all’avanguardia come Coverflex. Basta iscriversi all’apposita piattaforma, collegata a una app aggiornata in tempo reale, e distribuire i flexible benefit tramite una comoda card.

Differenza tra fringe benefit e flexible benefit

Si fa spesso confusione tra le due tipologie, ma c’è una grande differenza tra fringe benefit e flexible benefit. Come abbiamo visto i flexible benefit sono degli extra, mentre i fringe benefit sono invece dei beni e servizi in natura che l’azienda offre come forma di compensazione aggiuntiva rispetto allo stipendio e non a tutto lo staff, ma solo a un numero ristretto di collaboratori.

Ad esempio, può trattarsi dei buoni shopping, del computer o dello smartphone a uso professionale. In più, sono esenti da tassazione solo entro i limiti definiti dalla Legge, diversamente dai flexible benefit che sono totalmente esenti da tasse e contributi senza alcuna soglia massima.

Vantaggi dei flexible benefit

I flexible benefit sono vantaggiosi per entrambe le parti coinvolte. Iniziamo dai dipendenti, che grazie a questi benefit si sentono più apprezzati e premiati per i loro sforzi. C’è ovviamente anche il lato economico, visto che possono alleggerire le famiglie dalle spese di tutti i giorni, aumentando il potere d’acquisto. In aggiunta, tutto questo migliora nettamente il work-life balance e permette di crescere come persone e come professionisti.

Dal punto di vista dell’azienda, i flexible benefit incrementano la corporate identity, ovvero il modo in cui viene percepita all’esterno e all’interno, determinando così una maggiore fidelizzazione del personale. Puntare sulla gratificazione dei collaboratori agisce anche sul senso di appartenenza a una grande famiglia, al fine di creare un ambiente sereno e dare un notevole impulso alla produttività. Ultimo, ma non meno importante, c’è il beneficio fiscale dei flexible benefit: come abbiamo detto, sono infatti esenti al 100% da tassazione e deducibili per l’azienda.

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