Premio di risultato

No items found.

Quando l’azienda corrisponde un premio di risultato ai suoi dipendenti significa che tutto sta funzionando al meglio e che gli sforzi di tanti hanno portato al raggiungimento di un obiettivo concreto. Erogato in busta paga, rappresenta il frutto di una sinergia vincente tra datore di lavoro e personale. Vuoi sapere come è regolato in Italia? Leggi nel nostro approfondimento che cos’è il premio di risultato, come funziona, chi ne ha diritto e qual è la tassazione attuale.

Come funziona il premio di risultato in busta paga

Il premio di risultato, chiamato anche premio di produzione o premio di produttività, è un premio annuale che viene istituito in relazione ai risultati aziendali di produttività, qualità, redditività, efficienza e innovazione. Assegnato ai dipendenti in base ai traguardi conquistati dalla loro unità di lavoro o da tutto il personale, nel rispetto di criteri prestabiliti, è vincolato dagli accordi della contrattazione nazionale o del proprio contratto. 

L’obiettivo primario del premio di risultato è quello di motivare i dipendenti a lavorare in modo più produttivo e a contribuire al successo dell’azienda, sentendosi parte integrante dell’organizzazione. Non è certo un mistero: ogni dipendente premiato si sentirà incoraggiato a continuare sulla stessa strada e a dare il massimo. 

In aggiunta, il premio di produzione può essere utilizzato durante la selezione del personale come “plus” per attirare i candidati di maggiore valore. Per questo motivo, viene comunemente indicato già in sede contrattuale.

A chi spetta il premio di risultato?

In realtà, l’azienda può scegliere se corrispondere il premio di risultato a un solo dipendente, a un gruppo di lavoro o a tutto il personale. Come abbiamo detto, l’importante è che sia assegnato partendo da un reale contributo al successo aziendale, misurato su valori chiari e trasparenti. Come vedremo poi, risulta più vantaggioso dal punto di vista fiscale scegliere di premiare tutto il personale secondo accordi stipulati a livello sindacale.

Qual è la tassazione del premio di risultato

Lo stato riconosce il valore sociale del premio di risultato e per questo ha previsto un’imposizione fiscale agevolata del 5% per tutto il 2024, a patto che la somma sia pari o inferiore ai 3.000 euro lordi annui, con un reddito da lavoro dipendente riferito all’anno precedente al di sotto degli 80.000 euro. All’azienda restano da pagare i contributi previdenziali. Per accedere a questa tassazione agevolata, il premio di risultato deve però essere frutto di un preciso accordo territoriale o di 2° livello con le parti sindacali e rivolto alla totalità dei dipendenti.

Tuttavia, c’è anche una condizione ancora più vantaggiosa: i dipendenti possono infatti decidere se convertire il premio di risultato in welfare aziendale. Invece di ricevere una somma extra nel cedolino, potranno così accedere a un budget da usare per assistenza familiare, asili nido, corsi di formazione e così via. Scegliendo questa opzione avranno una detassazione totale.

La scelta di trasformare il premio di produzione in flexible benefit, come nel caso della soluzione di welfare aziendale Coverflex, garantisce un’esenzione totale dalle imposte. Nel caso invece si scelgano i fringe benefit, come ad esempio buoni shopping, l’esenzione resta valida fino a determinate soglie.

Vuoi ricevere maggiori info su Coverflex?

Prenota una demo e sii tra i primi a scoprire tutto riguardo al nostro lancio in Italia. Non ti preoccupare, non riceverai alcuno spam da parte nostra.