Stipendio netto

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Per chi già lavora o sta cercando un nuovo impiego, conoscere i passaggi che portano a ottenere lo stipendio netto è fondamentale. La cifra lorda può infatti essere fuorviante e contribuire a creare confusione sul reale importo della propria retribuzione. Non sai da dove iniziare o hai dei dubbi a riguardo? Parti dal nostro approfondimento per capire che cos’è lo stipendio netto esattamente e quali sono le varie voci che devi considerare per il calcolo.

Cosa si intende per stipendio netto

Quando si parla di stipendio netto si fa riferimento alla somma di denaro che spetta a ogni dipendente per il suo lavoro al netto di tasse, contribuzioni previdenziali e altre trattenute dalla paga lorda. In altre parole, è quanto effettivamente porta a casa come retribuzione mensile.

Da questa definizione si comprende quindi cosa sia lo stipendio lordo, ovvero il totale corrisposto dall’azienda a ogni dipendente, comprensivo di imposte e contributi. Per questa ragione l’importo non corrisponde mai con quanto effettivamente accreditato sul conto corrente da parte del datore di lavoro, ma è chiaramente una somma maggiore.

Per fare un esempio, negli annunci di lavoro spesso si parla di RAL, acronimo di retribuzione annua lorda. Se un’azienda offre 40.000 euro di RAL, per capire lo stipendio netto bisognerà dividere la somma per il numero di mensilità corrisposte e poi detrarre tutte le voci passive della busta paga.

Come si calcola lo stipendio netto da lordo

Il calcolo dello stipendio netto dipende dalle imposte e dalle contribuzioni previdenziali applicabili ai dipendenti in base alla situazione fiscale specifica e alle normative in vigore. Per capire come si arriva al guadagno effettivo bisogna quindi sapere quali sono questi elementi da decurtare dallo stipendio lordo. I principali sono:

  • IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche), la tassa progressiva calcolata su scaglioni di reddito da 23%, 35% o 45%;
  • contributi INPS, che in genere ammontano al 33%, di cui una parte pagata dal datore di lavoro (circa due terzi) e una dal dipendente (circa un terzo);
  • addizionali regionali, ovvero le imposte esigibili a livello locale.

Di solito lo stipendio netto in busta paga viene indicato chiaramente in fondo al cedolino, mentre quello lordo è all’inizio, prima delle voci negative e di altri elementi da tenere in considerazione per il calcolo. Approssimativamente, si stima che per arrivare allo stipendio netto bisogna detrarre una percentuale che va dal 25% al 40% dallo stipendio lordo. 

Perché c’è questa forbice così ampia? Semplice: in primis perché la progressività dell’IRPEF, ovvero dell’imposta principale, determina una tassazione maggiore per i redditi più alti. Poi bisogna tenere conto di altre voci che invece vanno ad alleggerire l’imposizione fiscale, come le detrazioni per i familiari a carico o eventuali bonus corrisposti in busta paga.

Se cerchi un metodo affidabile per il calcolo dello stipendio netto, utilizza il calcolatore online di Coverflex. Semplicissimo da usare, ti aiuta a comprendere a quanto ammonta realmente la tua busta paga: tutto quello che devi fare è inserire i dati sulla tua retribuzione. Indica la tua RAL, le mensilità che ricevi, la regione di residenza e pochi altri dati per avere in un attimo la risposta ai tuoi dubbi sul tuo stipendio netto.

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